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Il nostro percorso è giunto al termine!

Venerdì 17 Giugno alle h. 11:00 presso l’Aula Magna del Rettorato, sita in Via Saffi 2 (Urbino) si è svolta la cerimonia di chiusura della Sesta Edizione del nostro Contamination Lab, offerto dall’Università degli Studi di Urbino in collaborazione con il team di Warehouse Hub. Dopo quattordici incontri con professionisti, docenti e aziende, i ragazzi che hanno partecipato a quest’edizione hanno presentato il progetto imprenditoriale ideato da loro, su cui hanno lavorato nel corso di questi mesi. Tutto è nato infatti da una semplice idea, un’idea di business. Nel corso degli incontri, abbiamo visto come i ragazzi lo hanno potuto sviluppare in gruppo un vero e proprio progetto imprenditoriale grazie agli strumenti che venivano forniti di volta in volta dai relatori. Venerdì mattina hanno esposto la loro idea di business attraverso un pitch di cinque minuti ad una giuria qualificata di professionisti e imprenditori.

La cerimonia è stata tenuta dall’organizzatrice Francesca Martinuzzi e dalla coordinatrice scientifica, la professoressa Francesca Cesaroni. La seduta è stata inoltre inaugurata dal discorso tenuto dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Giorgio Calcagnini. In seguito, vi è stato l’intervento di Fabio Musso, prorettore alla Terza Missione. Successivamente, i vari team hanno avuto la possibilità di presentare i loro progetti tramite una presentazione Power Point in modo completamente diverso: ogni team era ben distinto in base anche alle personalità dei componenti dei vari gruppi.

I progetti imprenditoriali sono stati valutati dalla giuria presente ed al termine della mattinata, è stato decretato il vincitore: il team formato da Andrea Tafini, Giulia Podda, Federico Basso ed Olimpia Sabbatino. Insieme hanno lavorato sul progetto #BarTender. E’ stato offerto come premio la possibilità di usufruire di una formazione, un bonus consulenza presso BP Cube Innovation District, di Pesaro.

Per l’ennesima volta, il laboratorio del Contamination si è rivelato il luogo adatto a partorire idee di business integrato ad un’esperienza sociale e relazionale. Infatti, i ragazzi hanno avuto modo non solo di formarsi imparando nuovi concetti e apprendendo l’utilizzo di strumenti utili ma hanno anche avuto la possibilità di conoscersi lavorando sinergicamente e dunque… di “contaminarsi” a vicenda.